Vangelo

Mt 21, 1-3, 6-11

Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte: subito troverete un’asina legata e con essa un puledro. Scioglieteli e conduceteli a me. Se qualcuno poi vi dirà qualche cosa, risponderete: Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà subito». I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via. La folla che andava innanzi e quella che veniva dietro, gridava:
Osanna al figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna
 nel più alto dei cieli!
Entrato Gesù in Gerusalemme, tutta la città fu in agitazione e la gente si chiedeva: «Chi è costui?».  E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nazaret di Galilea».

 

Riflessione

 

L’asino nella Bibbia è animale da carico, simbolo di lavoro, di disponibilità, fa girare le macine dei mulini e in Egitto le ruote dei pozzi.

Al contrario del cavallo che era la cavalcatura del re, la cui potenza e ricchezza si misurava dal numero dei cavalli che possedeva per fare la guerra, l’asino è animale di fatica, di lavoro e si impiega in tempo di pace.
Nella Bibbia appare molte volte,la prima  quando, caricato della legna per il sacrificio, accompagna Abramo che va sul monte a sacrificare Isacco. L’asino è scelto poi da Mosè per farvi montare sua moglie e i suoi figli quando ritorna in Egitto, da dove era fuggito, per compiere la missione che Dio gli aveva affidato e così in tanti altri episodi biblici.

La figura dell’asino presenta una cavalcatura, modesta, simbolo del Messia in segno d’umiltà. Il profeta Zaccaria annuncia che il Messia vittorioso cavalcherà un’asina.

Agli occhi dei discepoli e della folla, Gesù si presenta Messia non violento, portatore di pace, colui che realizza la profezia.

I discepoli “sellano” l’asino con i loro mantelli, mentre altri li stendono lungo la strada, questo gesto indica che mettono la propria esistenza nelle mani di Gesù, disposti a seguire un Messia di pace.

 Azione

 

Anche noi, come ha fatto Gesù, ci impegniamo ad essere portatori di pace nelle nostre case!

Chiediamoci: che cosa porta oggi la pace nelle nostre case e nelle nostre città? 

In questa giornata ognuno deve trovare un oggetto che rappresenti oggi la PACE, da condividere poi con i Vecchi Lupi tramite una foto (potete mandarla come messaggio WhatsApp).

Può essere un oggetto personale oppure un oggetto a tutti conosciuto.

 

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